Presentazione dell’opera “FERÍTA  – Giovanna D’Arco 1971

Quando: Sabato 18 Marzo dalle ore 20:00 – Incontri con gli autori

FERÍTA  – Giovanna D’Arco 1971

«Allons enfants de la fantasie, Le jour de l’amour est arrivé!» intona Irene in un innocente rimaneggiamento de La Marseillaise. La voce della donna viene ripreso dalla folla, nel bel mezzo di una manifestazione in pieno centro a Parigi, mentre dall’alto il regista sovietico Martin Alexandrovic Belogradski riprende la scena. Poi la carica della polizia. È solo grazie l’intervento di un manifestante in camicia rossa, che la strappa dal furore dei gendarmi, che la donna riesce a salvarsi. L’uomo si lancia verso Georges Aubry, compagno nella vita di Irene e improvvisato operatore che con la sua cinepresa sta all’angolo della strada; un urlo lungo la riva della senna spacca il pomeriggio parigino: «Tu, tu, riprendila, salva la verità!».

È questo, in estrema sintesi, un capitolo del nuovo affascinante romanzo di Sergej Roic, giornalista e scrittore ticinese di origini croate, che da anni si fa apprezzare nel mondo della letteratura italiana grazie proprio alla forza comunicativa dei suoi romanzi, mai scontati e colmi di messaggi profondi che richiamano il lettore alla riflessione.
Anche questa volta Roic ha saputo stupire il pubblico, portando alle stampe questo racconto distopico, che si svolge a Parigi in un immaginario 1971, un anno di violente proteste che fanno seguito alla salita al potere del Generale Roche, militare e uomo politico di forte ispirazione socialista, palese simpatizzante dell’Unione Sovietica.  Nasce così la Sesta repubblica; la costituzione francese viene riscritta da un gruppo di colonnelli vicini a Roche e alcuni filosofi di sinistra, il più noto dei quali è Eric Feríta.
Nel frattempo il regista russo Martin Alexandrovic Belogradski, intento a partecipare al Festival del film di Cannes, rifiuta di tornare in URSS. La decisione del noto regista potrebbe essere la miccia d’innesco di una grave crisi diplomatica fra Francia e Unione Sovietica. A cercare di togliere le castagne dal fuoco a Roche è Feríta, che con grande intuito politico propone di far girare un film patriotico a Belogradski: Giovanna d’Arco, anno 1971. L’ operazione ha l’intento di decostruire la storia francese per dare al popolo transalpino una rinnovata visione del suo passato.

È vorticoso il ritmo del romanzo di Sergio Roic, una storia che con arguzia ci trascina pagina dopo pagina impedendoci di fermare la lettura per il bisogno di sapere “come va a finire”, ma che nel contempo ci invita a rivedere le nostre certezze, dimostrandoci come la  storia di un paese sia spesso  frutto del caso o di eventi improvvisi, magari apparentemente poco importanti, che invece, come un’onda anomala, ne hanno modificato il corso del futuro.

SERGIO ROIC

Nato a Sebenico in Dalmazia nel 1959 da famiglia originaria dell’isola di Lesina nell’allora Jugoslavia (oggi in Croazia), nel 1968 si trasferisce con la famiglia in Canton Ticino nel locarnese, e quindi a Lugano, dove frequenta il Liceo Cantonale.
Torna in Jugoslavia per iscriversi all’Università di Zagabria, dove si laurea in lettere e filosofia.
Tornato in Canton Ticino lavora per 12 anni per il Corriere del Ticino di cui è collaboratore esterno, è stato responsabile di collana per l’editore Zandonai Editore di Rovereto, dove ha pubblicato alcuni libri.
Nel 1991 con il libro Innumerevoli Uomini ha ricevuto dal comune di Campione d’Italia il Premio Campione d’Italia e nel 2004 con il libro Il tempo grande ha ricevuto dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli il Premio “Nuove Lettere”.
Ha inoltre ricevuto con il libro “Il gioco del mondo” da Pro Helvetia il riconoscimento nell’ambito della diffusione di libri svizzeri all’estero.
Ha fatto parte dell’associazione milanese “Globus et Locus” per i rapporti con la Svizzera. Collabora con la pagina cultura del Corriere del Ticino dove cura gli articoli dedicati alle recensioni letterarie. È copresidente del PEN club della Svizzera italiana e retoromancia.
Vive a Lugano Besso.

Premi

– Premio Campione d’Italia, 1991
– Premio Nuove Lettere, 2004
– Premio Poestate, 2018

Opere

– Innumerevoli uomini, Giampiero Casagrande Ed., Lugano, 1991
– La dittatura invisibile con Aleksandr Zinovyev, Giampiero Casagrande Ed., Lugano, 2000
– Compendio d’irriverenza con Predrag Matvejević, Giampiero Casagrande Ed., Lugano, 2001
– Globali e locali!: timori e speranze della seconda modernità con Piero Bassetti, Giampiero Casagrande Ed., Lugano, 2001
– Il tempo grande, Giampiero Casagrande Ed., Lugano, 2001
– Tabù, Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, Napoli, 2007.
– Una prova ti aspetta nel mattino, Nicolodi Ed., Rovereto, 2008.
– Lena e il poeta: dalla Svizzera con furore con Daniele Dell’Agnola, Infinito edizioni, Roma, 2010
– Il gioco del mondo: romanzo blu in 6 quadri e 32 immagini, Ed. Opera Nuova, Lugano, 2012
– Racconto Buona sera capitano Dragan – Antologia “Delitti d’acqua dolce”, Lampi di Stampa, 2012
– Achille nella terra di nessuno: blues in 6 quadri e 34 immagini. Ed. Zandonai, Rovereto, 2012
– Achille nella terra di nessuno, nuova edizione, Besa, Nardò (LE), 2017
– Vorrei che tu fossi qui – Wish you were here, Mimesis, Milano, 2017
– La tribù del tavolo verde, Tipografia Helvetica, Capolago, 2017
– Solaris – parte seconda, Mimesis, Milano, 2020
– Ferita – Giovanna d’Arco, anno 1971, Mimesis, Milano, 2022
– Plavi u nicijoj zemlji, Alexandria Press, Belgrado, 2022

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La partecipazione è gratuita



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    DETTAGLI DELL’EVENTO

    Date Da Giovedi 16 a Domenica 19 Marzo 2023
    Dove Espo Centro Bellinzona
    Via Giuseppe Cattori 3 – 6500 Bellinzona
    Orari Giovedi 16 Marzo:         14:00 / 22:00
    Venerdi 17 Marzo:         14:00 / 22:00
    Sabato 18 Marzo:           10:30 / 22:00
    Domenica 19 Marzo:     10:30 / 20:00
    Prezzo Intero:  5.- CHF
    Ridotto: 3.- CHF (Studenti e over 65 con tessera AVS)
    Gratuito: minori di 14 anni accompagnati e disabili.
    Info Tel. +41 (0) 91 611 8070

    Espo Centro Bellinzona
    Via Giuseppe Cattori 3 – 6500 Bellinzona